Atene: nessuna passerella sull’Acropoli
Atene, al settimo anno di una crisi economica, dice no ai soldi offerti da Gucci per consentire una sfilata di moda di un quarto d’ora sull’Acropoli.
La richiesta della Casa di Moda è arrivata nei giorni scorsi sul tavolo della Commissione Archeologica della Grecia con un’offerta difficile da rifiutare.
La risposta della Commissione è stata però categorica: “Il valore e il carattere dell’Acropoli è incompatibile con un evento di questo tipo”. Punto.
Un portavoce di Gucci dice: “Confermiamo di aver avuto un incontro con le autorità elleniche per esplorare la possibilità di un progetto di collaborazione culturale a lungo termine. Il nostro marchio non è nuovo a iniziative di questo genere; negli ultimi anni abbiamo collaborato con istituzioni quali Palazzo Strozzi a Firenze, Minsheng Museum a Shanghai, Chatsworth House in Inghilterra e LACMA a Los Angeles.”
A differenza della Commissione Archeologica Greca, il direttore della Valle dei Templi di Agrigento, Giuseppe Parello, è favorevole all’iniziativa proposta da Gucci: “I templi greci – dice – ce li abbiamo anche ad Agrigento. Gucci venga da noi. Le nostre richieste – specifica Parello – sono il rispetto assoluto dei luoghi e la possibilità per il pubblico di visitare la Valle prima e dopo la sfilata. E poi, ovviamente, c’è il fattore decoro, ma ovviamente lo stile Gucci sarebbe una garanzia: dico, in via teorica, che se qualcun altro ci chiedesse di fare sfilare una pornodiva non accetteremmo, ma su una Maison di questo livello non c’è neanche da dubitarne”.